Salute. Una ricerca francese accusa: gli Ogm sono tossici. Test su 200 ratti mostrano una mortalità maggiore e più rapida.
“Le Nouvelle Observateur” pubblica un’inchiesta che mette sotto accusa gli Ogm accusandoli di avere pericolosi effetti sulla salute. Nel mirino del giornale sono finiti un Ogm e un erbicida: un mais transge-nico tollerante al Roundup, una caratteristica condivisa da oltre 180% degli Ogm, e il Roundup stesso, il pesticida più utilizzato in tutto il mondo. I prodotti sono stati testati su 200 ratti tenuti sotto osservazione per 2 anni, i parametri utilizzati sono stati più di 100 e i dosaggi utilizzati sono quelli delle dosi utilizzate attualmente nell’ambiente, come l’11% di Ogm nell’alimentazione e 0,1 ppb di Roundup nell’acqua. I risultati hanno rivelato una mortalità maggiore e più rapida durante il consumo di ciascuno dei due prodotti, con effetti ormonali non lineari e legati al sesso dei ratti: le femmine sviluppano importanti tumori mammari e moltissime perturbazioni ipofisarie e renali, i maschi hanno danni epato-renali cronici e molto pesanti. Il team di ricercatori guidato da Gilles-Eric Seralini, professore di biologia mo-lecolare all’università di Caen ha pubblicato lo studio su Food and ChemicalToxicology e su altre riviste scientifiche internazionali on-line. “La ricerca evidenzia il modo di azione tossica di un Ogm e delle caratteristiche transgeniche più estese – spiega Gilles-Eric Sèralini – ma anche di pesticidi a dosi estremamente basse equivalenti a quelle trovate nelle acque di superficie e nell’acqua da bere. In più, I risultati mettono in luce il lassismo delle agenzie sanitarie e degli industriali nella valutazione di questi prodotti. Di conseguenza, le autorizzazio-ni per la messa sul mercato di questi prodotti devono essere immediatamente riviste. I test attualmente in vigore di 90 giorni devono essere prolungati a 2 anni per tutti gli Ogm, i pesticidi devono essere testati 2 anni basse dosi ed in formulazione, i test regolamentari delle compagnie devo-no essere immediatamente resi pubblici e sottoposti ad un’expertise contraddittoria, in futuro devono essere realizzati in maniera indipendente dai produttori”. I risultati dello studio e l’esperienza del team di ricercatori sono illustrati nel libro TousCobayes! (‘Tutte cavie!’) di Seralini, che uscirà in Francia il 26 settembre per le edizioni Flammarion, lo stesso giorno uscirà nei cinema francesi TousCobayes?, un film di Jean-Paul Jaud liberamente adattato dal libro.